Gli Emirati Arabi Uniti sono una delle mete più apprezzate e richieste nell’ultimo periodo. Gran parte del merito è certamente di Dubai e delle sue spiagge, che stanno raccogliendo sempre più consenso, anche e soprattutto dai personaggi famosi. La possibilità di regalarsi sole e mare anche quando in Italia è inverno, porta spesso tante persone a farsi un bel viaggio, anche solo di qualche giorno, per staccare un po’ da tutto a Dubai.
In realtà, a dispetto di quello che si potrebbe pensare, questa città è in grado di offrire molto di più. Sì, perché è la meta ideale anche per tutti coloro che amano fare sport e stare all’aria aperta. Il problema è che la maggior parte delle persone ignora completamente questa possibilità.
Scoprire un lato di Dubai differente dal solito è quanto mai utile. In pochi sanno come si possano fare delle stupende passeggiate in montagna, ma anche provare il kayak in mezzo ad un lago, allenarsi e divertirsi con le palestre a cielo aperto e godere di una qualità della vita che ha ben pochi eguali.
Benessere e meditazione a Dubai
Il turismo a Dubai non è solamente sole, mare e relax, ma ci sono tante altre attività che sono veramente molto interessanti da scoprire. In modo particolare, le attività che sono legate al benessere stanno avendo sempre più apprezzamenti e riscontri positivi. Anche a Dubai, il settore del turismo del benessere sta diventando oggetto di una crescita sempre più marcata, come si può notare anche su Dreavel.com.
Nel bel mezzo della città di Dubai, tra le stupende Jumeirah Lake Towers, c’è lo spettacolare SMSF Heartfulness Meditation Center. Non ci sono altre strutture simili all’interno della regione che spazia tra il Medioriente e il Nord Africa. In questo spettacolare centro vengono organizzati ogni giorno dei corsi di meditazione, fino ad un massimo di 500 persone.
In realtà, però, ci sono tante altre mete che sono tutte da scoprire. Nel caso in cui vogliate godere da più vicino del contatto con la natura, allora il vostro itinerario dovrebbe certamente prevedere una sosta ad Al Ain, ovvero quella città che negli Emirati viene chiamata anche “la sorgente”, per via della folta presenza di verde.
A partire dal mese di giugno del 2011, Al Ain è entrata a far parte dell’elenco dei siti che rappresentano il Patrimonio dell’umanità. Il motivo? Molto semplice, ovvero la presenza di ben sette oasi che rappresentano uno dei polmoni verdi più importanti di tutto il continente. Non dobbiamo dimenticare che, proprio nei pressi di Al Ain, si trova il Monte Jebel Hafeet, alto 1340 metri, che si può considerare come una delle mete migliori per tutti coloro che vogliono godersi un panorama davvero da favola.
L’emirato più giovane di tutta la nazione, invece, è rappresentato da Fujairah. È un passaggio obbligato per chi vuole scoprire quello che può offrire tutta la costa orientale, ovvero in modo particolare forti e rovine archeologiche molto interessante, tra cui quella più conosciuta è certamente la Tomba della Camera Lunga.
Un altro polmone verde del Paese, con tutt’intorno il mare, il deserto e tanti monti, è Ras al-Khaimah, che si trova nella parte a nord degli Emirati Arabi Uniti. Proprio qui si tiene ogni anno uno degli eventi più folkloristici di tutta la nazione, ovvero la tradizione corsa di cammelli.
Un’altra meta che spesso non figura negli itinerari, ma che può essere interessante da scoprire è certamente Sharjah. Quest’ultima città, infatti, dovrebbe essere visitata con grande calma e attenzione, dal momento che proprio qui è stata realizzata la moschea più grande di tutti gli Emirati Arabi Uniti, ma si può visitare anche uno splendido museo archeologico e tantissime torri di vedetta.