Huawei sforna una trimestrale positiva: il titolo in Borsa potrà beneficiarne nei prossimi mesi?

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Alla fine di quest’anno, Huawei riuscirà nell’impresa di superare Samsung nella produzione di smartphone? A questa domanda, al momento, non v’è risposta, nonostante, solo al termine del 2019, il sorpasso del colosso tecnologico cinese sembrava quasi certo ed inevitabile. Ad inizio dell’anno, però, un evento funesto ha cambiato la fisionomia del mondo e dell’economia: il coronavirus.

La Cina, infatti, è il paese dove il virus si è palesato prima di diffondersi nel resto del mondo. E la “Grande Muraglia”, di conseguenza, è stato il primo paese a pagare a caro prezzo la violenza del virus, inizialmente in termini sanitari e poi, col passare del tempo, a livello economico. Se le trimestrali dei paesi occidentali hanno risentito, solo in parte, della pandemia, che in questi stati è esplosa a partire dalla seconda settimana di marzo in avanti, in Cina così non è stato.

Huawei riesce, in piena pandemia, ad incrementare i propri profitti su base annua nel primo trimestre

Nel paese asiatico, infatti, il coronavirus ha iniziato ad infliggere i propri colpi letali sin dal mese di gennaio: le trimestrali delle aziende della seconda locomotiva mondiale sono state pesantemente inficiate dalla diffusione del covid. Ed anche una grande azienda come Huawei, così come ogni altra società cinese, ha dovuto rivedere i propri obiettivi di profitto, a causa della mancata produttività dei mesi scorsi.

Nonostante il covid 19, però, l’azienda cinese ha aumentato i propri profitti dell’1,84% su base annuale, riuscendo a generare profitti per oltre 23,7 miliardi di €uro. Un dato che, con ogni probabilità, verrebbe accolto in termini entusiastici da qualsiasi azienda italiana in una situazione normale dell’andamento dell’economia. Ma per un’azienda come Huawei, che lo scorso anno aveva visto crescere i ricavi del 40% nello stesso periodo, la notizia non è stata accolta trionfalmente, nonostante il risultato fosse inficiato dall’esplosione della pandemia.

Nel corso dell’anno, però, il colosso asiatico aveva visto crescere in modo più contenuto i propri ricavi, a causa, in primis, dell’entrata in vigore dei dazi commerciali imposti dall’amministrazione Trump alle aziende cinesi: secondo i dati forniti dalla stessa Huawei, queste restrizioni avrebbero contratto i ricavi di quasi 10 miliardi di dollari. Nonostante ciò, il gigante di Shenzhen è riuscito a registrare un utile netto superiore ai 60 miliardi di dollari, un incremento del 6% rispetto all’anno precedente.

Conviene comprare azioni Huawei?

In terra cinese, l’emergenza sanitaria, al momento, sembra essere rientrata. E Huawei ha ripreso la regolare attività produttiva. Durante l’esplosione della pandemia, però, la ditta cinese non ha interrotto il proprio lavoro di know how, sfornando svariate applicazioni utilizzabili in ambito sanitario e ricollegabili alla lotta contro il coronavirus. Quest’ultima attività potrebbe contribuire a sfornare un utile del secondo trimestre particolarmente positivo.

Le fonti sulle quali basare le future entrate, non terminano qui. A Shenzhen, infatti, si sta lavorando alacremente ad un ulteriore sviluppo del 5G, dato che la Cina accelera nella costruzione della nuova infrastruttura ed ha avviato la commercializzazione su larga scala delle reti cellulari di prossima generazione. Ed anche l’Italia, in tal senso, potrebbe avvalersi del prezioso aiuto di Huawei nello sviluppo del 5G nel proprio territorio.

Nonostante la crisi, l’azienda tecnologica cinese ha mostrato una forte resilienza, sfornando utili interessanti anche in un trimestre in cui la produzione è stato di fatto azzerata. Numeri che ingolosiscono diversi risparmiatori, che sono attratti dall’opportunità di comprare azioni Huawei sul mercato azionario. I motivi per operare in tal senso, d’altro canto, non mancano di certo.

In primis, la quotazione del titolo: rispetto ad inizio anno, infatti, la perdita di valore è stata contenuta, ad ulteriore conferma di come i dati del primo trimestre siano considerati positivi dai mercati; il valore del titolo, inoltre, resta molto interessante se rapportato ai massimi toccati negli ultimi dodici mesi (4,42). Esistono, quindi, buone possibilità per effettuare un trading efficace sul suddetto titolo.